Riferimenti normativi per DSA e gli altri BES
Panorama legislativo italiano a tutela dei DSA
I disturbi specifici dell’apprendimento sono una realtà recente nel panorama legislativo. Infatti, inizialmente non vi era alcun riferimento normativo specifico di tutela dei bambini con diagnosi di dislessia o altri DSA e i clinici prendevano come punto di riferimento normativo la Legge Quadro n. 104 del 5/02/1992, per l’assistenza, l’integrazione sociale e dei diritti delle persone handicappate dove venivano definite alcune delle modalità di collaborazione tra operatori della scuola e quelli dei Servizi per l’Età Evolutiva.
Tali diritti sono stati successivamente resi operativi dal decreto n. 87 del 24/02/1994 dove, nell’Atto di indirizzo, il legislatore si proponeva di precisare ulteriormente le modalità di individuazione dell’alunno come persona handicappata, i contenuti della diagnosi funzionale e del successivo profilo dinamico funzionale. Come si può intuire, l’aiuto offerto agli studenti con DSA veniva ricondotto alle disposizioni previste per situazioni cliniche e scolastiche caratterizzate da disabilità intellettiva e/o fisica.
Introduzione della legge 170
Normativa di riferimento per DSA e BES
Negli ultimi anni si è assistito a numerosi cambiamenti sia dal punto di vista clinico sia da quello scientifico nella diagnosi dei DSA, con la conseguente messa in atto di normative al fine di tutelare gli alunni con DSA all’interno della vita scolastica.
Il percorso che ha portato all’attuale legge parte dal 2004, anno in cui fu redatta la circolare ministeriale introducendo i termini di misure compensative e dispensative a favore degli studenti con DSA.
Qui di seguito si riportano le leggi attualmente vigenti a tutela dei DSA e degli altri quadri clinici inseriti nei Bisogni Educativi Speciali (BES).
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