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DSA e università
L’accesso universitario degli studenti con DSA
Gli studi universitari costituiscono l’ultima fase formativa dell’ordinamento scolastico italiano. Per quanto riguarda la descrizione degli studenti con DSA all’università, fa riferimento al decreto attuativo della legge 170/10 e le successive linee guida del MIUR, specificando che, sebbene nel corso dell’età evolutiva si verificano processi di compensazione funzionale che migliorano le prestazioni dei ragazzi con DSA, il substrato biologico non scompare e può condizionare in maniera significativa le prestazioni accademiche. Ne consegue che agli studenti universitari va garantito il diritto allo studio con misure dispensative ed eventuali strumenti dispensativi.
Secondo le stime, i soggetti con diagnosi di DSA sono in continuo aumento e negli ultimi anni, sono stati fatti notevoli passi avanti nel garantire a ragazzi e ragazze una maggiore accessibilità ai corsi di studio universitari. Infatti è importante che l’università garantisca inclusione e parità di diritti, perché la conoscenza costituisce le fondamenta su cui l’individuo costruisce la propria libertà.
Diagnosi DSA e accesso all’università
Le tutele per gli studenti universitari con Disturbi Specifici di Apprendimento
Queste sono le normative vigenti:
Nel momento in cui un ragazzo già diagnosticato DSA decide di iscriversi all’università è importante che presenti tutta la documentazione clinica che deve:
Se la certificazione con relativa diagnosi viene effettuata dopo i 18 anni, non viene richiesto nessun aggiornamento e tale documento resterà valido per tutto il percorso universitario.
Secondo le Linee Guida della CNUDD (Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità), infatti, la diagnosi deve essere aggiornata dopo tre anni solo se è stata fatta prima della maggiore età. Inoltre, se sulla diagnosi sono esplicitati in modo chiaro gli strumenti compensativi e le misure dispensative previste, è più probabile che le indicazioni dello specialista vengano rispettate.
Modalità test d’ingresso universitari per ragazzi con DSA
Strumenti compensativi e misure dispensative per l’università
A seguito dell’emanazione del D.M. 477 del 28 giugno 2017, il MIUR, con le Linee guida allegate alla nota ministeriale n. 22102 del 3 agosto 2017, ha disciplinato le modalità e i contenuti delle prove di accesso ai corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico a programmazione nazionale. Gli strumenti compensativi concessi durante i test di ammissione sono diversi rispetto a quelli normalmente concessi durante l’anno accademico.
È possibile infatti solo richiedere tempo aggiuntivo e utilizzare calcolatrice non scientifica, il video-ingranditore del testo e l’affiancamento di un tutor.
Strumenti compensativi e misure dispensative durante l’anno accademico
Ambulatori Polispecialistici CMP San Michele
Durante l’anno accademico è invece possibile utilizzare strumenti compensativi, quali:
Per quanto concerne invece le misure dispensative, è possibile:
Per legge ogni università deve essere dotata di un ufficio che si occupa di studenti con DSA e disabilità. All’interno dell’Ateneo è prevista la figura di un delegato alla disabilità con il quale confrontarsi qualora non vengano rispettati i diritti di studente con DSA nonostante ci si sia attenuti a quanto previsto dalla normativa vigente.
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